martedì 10 aprile 2012

Villa Delirio

E' Pasqua, e come ogni festa comandata i brambilla si sono spostati in massa verso i lidi più caldi e soleggiati della terra natia di Mamma.
Con loro anche Sua-Sorilla è scesa dalle brume del nord, e tutti insieme sono ospiti dei nonni a Villa Delirio.
Il felice termine è stato coniato da Brontolo, in combutta con un ansiogeno cognato, in una  giornata estiva particolarmente movimentata, e da allora è rimasto negli annali.

A Villa Delirio bisogna stare attenti a come ci si muove, perchè in ogni stanza trovi sempre qualcuno che sta dormendo.
A Villa Delirio si pranza non prima delle 14 e non si cena prima delle 21.30, e comunque mai tutti seduti contemporaneamente.
A Villa Delirio mentre mangi c'è sempre qualcuno che sparecchia, e mentre sparecchi c'è sempre qualcuno che apparecchia nuovamente, perchè non ti eri accorto che mancava all'appello e non lo avevi aspettato per mangiare.
A Villa Delirio ci sono sempre un paio di bambini in lacrime o un paio di genitori urlanti.

Da Villa Delirio tutti vorrebbero scappare, ma tutti vi rimangono ipnoticamente invischiati, immancabilmente in ogni periodo di vacanza.
La Direttrice di Villa Delirio, identificabile anche come nonna materna di Dede e Macco, è capace di uscire a far la spesa persino tre volte nella stessa giornata, e la sera esclamare "Perchè non ordiniamo una pizza che non c'è niente da mangiare?".
I sospetti sulle sue uscite sono ormai diventati una certezza: Nonna Tonia si rifugia al supermercato per la semplice necessità di non essere costretta a Villa Delirio; non  importa cosa si compri, l'importante è uscire!

Ma i pupi sono contenti, sono nel loro ambiente, loro.
Più c'è chiasso, più ne creano. Più si litiga, più fanno dispetti. Più si piange, più si picchiano.
E in questo marasma di castighi, sculacciate e punizioni sparse generosamente a destra e a manca, non si dorme mai nè ci si riposa un istante; ma si ritorna sempre.

Al di là dell'affetto per i propri cari, ci deve essere del forte masochismo che alberga in ciascuno di noi...

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